Mentre tutti mi dicevano che senza burro non venivano buoni, io sfornavo questi biscotti morbidi alla marmellata: sono spariti in 10 minuti!

Questi biscotti morbidi ripieni di marmellata sono una reinterpretazione sana di un dolce tradizionale. Vengono preparati senza burro, senza zucchero raffinato e senza farine raffinate, mantenendo la consistenza soffice e un cuore goloso di marmellata light ai lamponi. Sono ideali per chi cerca dolci a basso impatto glicemico, leggeri ma gustosi, adatti anche a colazione, come spuntino pomeridiano o post-allenamento.

La sostituzione del burro con olio di semi, della farina bianca con farina tipo 1 o integrale e dello zucchero con eritritolo o sciroppo d’agave permette di ridurre l’indice glicemico della ricetta. L’utilizzo di una marmellata senza zuccheri aggiunti completa il profilo nutrizionale bilanciato.

Biscotti morbidi alla marmellata light: senza burro, senza zucchero, perfetti per colazione e spuntino!
Biscotti alla marmellata

Tempi di preparazione

Tempo di preparazione: 15 minuti
Tempo di riposo: 30 minuti (in frigorifero)
Tempo di cottura: 15 minuti
Tempo totale: circa 1 ora
Porzioni: circa 12 biscotti

Calorie (valori stimati)
Calorie totali: circa 1.000 kcal
Calorie per biscotto (medio): circa 85 kcal
Calorie per 100 g: circa 220 kcal

Ingredienti
200 g di farina tipo 1 (oppure farina integrale leggera o farina di avena)

40 ml di olio di semi di girasole

1 uovo grande

60 g di eritritolo (oppure 2 cucchiai di sciroppo d’agave)

1 cucchiaino di lievito per dolci

1 cucchiaino di estratto di vaniglia (opzionale)

• pizzico di sale

• 100 g di marmellata light ai lamponi (senza zuccheri aggiunti)

• Zucchero a velo (per decorare)

Procedimento
Preparare l’impasto: in una ciotola capiente, mescolare l’uovo con l’olio, l’eritritolo e l’estratto di vaniglia fino a ottenere un composto omogeneo.

Unire la farina setacciata con il lievito e un pizzico di sale. Impastare fino a ottenere una massa morbida e leggermente appiccicosa.

Riposo: coprire l’impasto con pellicola e lasciare riposare in frigorifero per 30 minuti. Questo passaggio aiuta a facilitare la formazione dei biscotti.

Formare i biscotti: prelevare una piccola quantità di impasto (circa 30 g), formare una pallina, appiattirla e inserire al centro un cucchiaino di marmellata di lamponi.

Richiudere l’impasto intorno alla marmellata e formare una pallina chiusa, sigillando bene.

Cottura: disporre i biscotti su una teglia con carta da forno, leggermente distanziati. Cuocere in forno statico preriscaldato a 180 °C per circa 12–15 minuti, finché i bordi sono appena dorati.

Raffreddamento e decorazione: lasciare raffreddare completamente, quindi spolverare con eritritolo a velo per un effetto visivo simile allo zucchero.

Suggerimenti nutrizionali
Puoi sostituire la marmellata di lamponi con composte di frutta al 100% (come mirtilli, fragole, ribes) senza zuccheri.

Per una versione senza glutine, utilizza farina di riso e farina di avena certificata gluten free.

Per aumentare il contenuto proteico, puoi aggiungere un cucchiaio di farina di mandorle all’impasto.

Si conservano bene per 3 giorni a temperatura ambiente in un contenitore chiuso.

Maria Di Bianco
Maria Di Bianco
Dottoressa in Scienze degli Alimenti e della Nutrizione

Autrice e fondatrice di LaTuaDietaPersonalizzata.it. Laureata con lode in Scienze degli alimenti e della nutrizione umana presso la Seconda Università di Napoli ed esperta di salute, alimentazione e benessere. Trovi il mio curriculum completo qui.

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Quando a dieta ho voglia di pizza, preparo questa ricetta saporitissima: va sempre a ruba!

Vi siete stufati dei soliti secondi piatti che mangiate ogni giorno? Se volete provare qualcosa di diverso, non fatevi scappare la schiacciata di patate! E’ perfetta per pranzo, per cena, per merenda oppure per rendere davvero magico un aperitivo casalingo.

Sicuramente, portarla a tavola in qualsiasi occasione vuol dire ottenere un grandissimo successo, perché sia i grandi sia i bambini non si faranno pregare per mangiarla. Probabilmente, qualcosa di più sfizioso non l’avete ancora assaggiato e per innamorarvene sarà sufficiente darle un solo morso. Poi, essendo realizzata con ingredienti sani, genuini e leggeri non dovrete nemmeno preoccuparvi della dieta, così se per una volta potrete fare uno strappo alla regola senza nessun timore.

Per prepararla non occorre impastare e sporcarsi le mani, inoltre non questa ricetta non precede neanche la lievitazione perché non si utilizza il lievito. Quindi difficilmente troverete una ricetta più semplice e veloce di questa. Non perdetevela assolutamente!

La ricetta della schiacciata di patate, la mangio quando ho voglia di pizza!
Tempo di preparazione: 15 minuti
Tempo di cottura: 50 minuti
Tempo totale: 1 ora e 5 minuti
Porzioni: 9 fette

Pizza sana
Ingredienti
200 gr di farina tipo 1 o 2
4-5 patate
3 pomodori tagliati a fettine
2 uova
1 carota sbucciata e grattugiata
1 porro tagliato a rondelle (o la cipolla)
1 bicchiere di kefir (oppure di yogurt bianco)
2 cucchiai di olio d’oliva
una manciata di formaggio grattugiato (tipo galbanino light)
Quanto basta di prezzemolo tritato
Quanto basta di sale e pepe
Preparazione
Innanzitutto sbucciate le patate, grattugiatele, riponetele in una terrina, ricopritele con acqua fredda, mescolatele bene con le mani e lasciatele riposare per 15 minuti.
Nel frattempo versate un filo di olio di oliva in una padella antiaderente, inserite il porro (o la cipolla) tagliato a rondelle, fatelo dorare 2-3 minuti, aggiungete la carota grattugiata e lasciate cuocere per altri 5 minuti.
Adesso insaporite con il sale e il pepe, rimestate adeguatamente, spegnete il fornello e tenete momentaneamente da parte.
Scolate le patate, trasferitele in una ciotola pulita, unite gli ortaggi saltati in padella, amalgamate con una spatola e tenete da parte.
Ora rompete le uova in un contenitore pulito, integrate il kefir, il sale e il pepe, sbattete con la frusta a mano, inglobate la farina di frumento in 3 step e mescolate per ottenere una pastella liscia e omogenea.
Incorporate un filo di olio di oliva, rimestate ancora, versate la pastella sulle patate, amalgamate per far legare gli ingredienti, dopodiché distribuite uniformemente il composto su un leccarda foderata con carta apposita oleata.
Infine mettete a cuocere in forno preriscaldato per 25 minuti a una temperatura di 180°C.
Al termine farcite con i pomodori tagliati a fettine e il formaggio grattugiato, poi lasciate andare per ulteriori 15 minuti sempre alla stessa temperatura.
Quando la focaccia è pronta, prima di portarla in tavola, spolveratela con il prezzemolo tritato.
Per la preparazione della schiacciata di patate potete guardare la video ricetta e iscrivervi al canale youtube!

 

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Lo fai anche tu? 13 alimenti che sbagli a mettere in frigo: ecco dove conservarli davvero!

Quando si parla di conservazione degli alimenti, il frigorifero è spesso considerato il luogo più sicuro. Tuttavia, non tutti gli alimenti beneficiano del freddo: alcuni si deteriorano più rapidamente, perdendo sapore, consistenza e qualità nutrizionali. Di seguito trovi un elenco di cibi che non andrebbero mai conservati in frigorifero, accompagnato dalle motivazioni scientifiche.

Cibi da non mettere mai in frigo: ecco perché conservarli bene fa la differenza

1. Pomodori
Motivo: il freddo blocca il processo di maturazione e altera la struttura cellulare, rendendoli molli e meno saporiti. I composti aromatici volatili si degradano.
Conservazione corretta: a temperatura ambiente, lontano dalla luce diretta.

2. Basilico
Motivo: il basilico è molto sensibile al freddo; in frigorifero appassisce rapidamente e perde il suo aroma.
Conservazione corretta: in un bicchiere con poca acqua o avvolto in un panno umido.

3. Cipolle
Motivo: l’umidità del frigorifero favorisce muffe e germinazione. Il freddo può alterare l’amido e trasformarlo in zuccheri.
Conservazione corretta: in un luogo asciutto, ventilato e al buio.

4. Pane
Motivo: il freddo accelera la retrogradazione dell’amido, facendo seccare il pane rapidamente.
Conservazione corretta: a temperatura ambiente, in sacchetto di carta, o in freezer per una conservazione più lunga.

5. Avocado
Motivo: se non è ancora maturo, il freddo ne blocca la maturazione. Se maturo, può diventare molliccio.
Conservazione corretta: a temperatura ambiente fino a maturazione, poi eventualmente in frigorifero.

6. Patate
Motivo: in frigorifero, l’amido si trasforma in zucchero, rendendo le patate dolci e farinose.
Conservazione corretta: in luogo fresco (ma non freddo), buio e ben ventilato.

7. Caffè
Motivo: il frigorifero altera l’aroma del caffè a causa dell’umidità e degli odori circostanti.
Conservazione corretta: in contenitore ermetico, al buio e in luogo asciutto.

8. Miele
Motivo: il freddo favorisce la cristallizzazione e altera la fluidità. Il miele si conserva naturalmente grazie alla sua composizione.
Conservazione corretta: in dispensa, ben chiuso.

9. Fragole
Motivo: l’umidità del frigorifero fa ammuffire rapidamente le fragole, soprattutto se umide o sovrapposte.
Conservazione corretta: a temperatura ambiente per consumo immediato, oppure in frigorifero solo se ben asciutte.

10. Banane
Motivo: il freddo blocca la maturazione e scurisce la buccia, rendendole meno gradevoli anche nella consistenza.
Conservazione corretta: a temperatura ambiente, lontano da fonti di calore.

11. Olio (di oliva, di semi, ecc.)
Motivo: in frigo tende a solidificare e a perdere le sue proprietà aromatiche.
Conservazione corretta: in bottiglia scura, in luogo fresco e asciutto.

12. Agrumi
Motivo: in frigorifero la buccia si secca, e gli agrumi tendono a sviluppare un sapore amaro.
Conservazione corretta: in una cesta a temperatura ambiente, lontano da umidità.

13. Albicocche, pesche, prugne
Motivo: il freddo blocca la maturazione. Una volta maturi, questi frutti diventano mollicci e perdono aroma se refrigerati.
Conservazione corretta: a temperatura ambiente fino a maturazione, poi possono essere refrigerati per 1-2 giorni.

Il frigorifero è uno strumento utile, ma non adatto a tutti gli alimenti. Conoscere le corrette modalità di conservazione aiuta a preservare le proprietà organolettiche, ridurre gli sprechi e mantenere una dieta equilibrata. Conservare bene è parte integrante del mangiare sano.

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